lunedì 27 dicembre 2010

TEST DI GRAVIDANZA

Stamattina ennesimo test di gravidanza. E come sempre risultato negativo.
Prima o poi ce la farò.
Sono ormai quasi 2 anni che abbiamo iniziato a cercare un bimbo. Purtroppo noi rientriamo nel campione delle coppie che hanno problemi.
Ieri ho scritto al centro di Chianciano per chiedere informazioni su come poter accedere al loro centro. Ormai sono convinta che se vogliamo un figlio, l'unica speranza è la procreazione medicalmente assistita.
Quell'angelo di mio marito non si è sottratto a visite e analisi e, purtroppo la situazione non migliora. Adesso sta a me iniziare con il martirio di isterosalpingografia, stimolazioni ormonali e quant'altro necessario.
Quello che mi fa incazzare è che se non fosse stato per la mia fretta biologica staremmo ancora lì a provare durante i giorni buoni del ciclo. Ho trovato un medico e, dio ti ringrazio, l'ha rivoltato come un calzino senza far passare più del tempo necessario.
Quello che mi fa incazzare è che a tutte le sue visite, a tutte le analisi c'ero anch'io. Alle mie ci sono solo io.
A volte mi chiedo se tanti sforzi, tanta disponibilità, valgano la pena. Se un giorno avremo un figlio, ne avrò uno o anche lui sarà come un bambino? Potrò avere un aiuto da lui? Senza doverlo cazziare per smuoverlo?
A volte lascerei perdere tutto, mi vorrei adagiare all'idea di una vita per due, ma poi mi sembra una vita inutile, quasi sprecata. Ti alzi la mattina, vai a lavoro, torni la sera, vai a dormire e ricominci la mattina dopo. Questo per 6 giorni. Il settimo, giorno di festa, ti riposi o forse vai per centri commerciali, la giornata finisce e ricominci col lunedì. Che senso ha? Se qualcuno ti chiede cos'hai fatto nella tua vita che gli racconti?
Quello che più mi angoscia è la fine di una vita in due. Quando saremo due vecchietti chi si preoccuperà di noi?
Quello che mi dispiace è il non poter tramandare le tante cose che in una vita ho imparato. Quello che mi ha insegnato mia nonna, mia madre, le persone che in una vita incontri, le esperienze che fai da te.
Nonostante la certezza che un figlio abbia effetti collaterali come: sonno perso, stanchezza, preoccupazioni, paure e arrabbiature non intendo rinunciarci. Per contro c'è amore, gioia, orgoglio e tanto altro che al momento mi è permesso provare.
Forse qualcuno può pensare che tutto questo sia una forma di egoismo: "voglio una cosa la voglio a tutti i costi, fanculo gli altri". Forse è un istinto naturale che andando avanti con l'età si accentua.
Sò solo che prima di rinunciarci voglio tentare tutto quanto sia possibile.
Se il mio corpo non riuscirà a dare al mondo un bimbo allora tenterò con l'adozione.
Non intendo rinunciare. 

domenica 26 dicembre 2010

1° giorno

Nasce questa pagina con nessuna pretesa, con la sola necessità di tirar fuori quello, che per difetto genetico, non riesco a dire.